sabato 12 aprile 2014

Una mattina con il Samyang 8mm f/3.5, uno spasso direi!

Una mattina con il Samyang 8mm f/3.5, uno spasso direi!
Ho provato questo fantastico obiettivo a Lio Piccolo, una piccola frazione di Cavallino Treporti nella Laguna Veneta, un luogo completamente immerso nella natura, consiste in una stretta strada (ci passa a malapena una macchina) che percorre la barena fino ad una piccola oasi naturalistica. Un paradiso per chi, come me, ama la natura.
Aspettavo questa mattinata da tempo, per un problema o per l'altro ho rimandato questo giorno a lungo finché di sana pianta, insieme all'amico Jacopo (possessore del Samyang), mi sono imposto di essere li entro le 6:30 del mattino per gustarmi la tranquillità e la calda luce dell'alba.
Incontrato Jacopo l'ho accompagnato fino a Lio Piccolo chiacchierando del più e del meno, Jacopo è un amico ed ex compagno di classe delle superiori che da qualche mese si è appassionato di fotografia e abbiamo ben pensato di scambiarci un po' di idee; arrivati alle porte di Lio Piccolo ho innestato la marcia più bassa e ho lasciato correre l'auto alla minima velocità e con il minimo rumore possibile per disturbare il meno possibile. E' incredibile quanto ci si possa spingere vicino agli animali a Lio Piccolo, con un 400mm si possono fare delle buonissime foto, l'importante è restare calmi e muoversi lentamente.
In attesa di una buona luce chiedo in prestito a Jacopo il Samyang 8mm, così tanto per vederlo, non mi attendevo molto poiché io amo perlopiù i teleobiettivi, non appena innestato nella mia Canon Eos 60D mi accorgo della solidità di tale obiettivo, mi ricorda i vecchi Olympus di papà: piccoli, solidi e robusti; la dimensione della lente frontale è elevata e si presenta con aspetto importante, una buonissima impressione! Noto con piacere che la regolazione del diaframma è manuale e regolabile attraverso una ghiera posta subito dopo l'attacco a baionetta, e prima della ghiera di messa a fuoco (anche quest'ultima manuale), ricordo che tale obiettivo non contiene ne elettronica e ne motorizzazione, è totalmente manuale e non comunica quindi con la reflex che non potrà registrare nei dati exif i corretti valori di scatto (ma non ha grossa importanza). La prima cosa che noto osservando il mirino è: caspita! quelli sono i miei piedi!
Il campo di visuale di questo obiettivo è devastante! E la distorsione non da meno, richiede tanta tanta creatività! (e noi siamo qui per questo no!?!?!).
Faccio qualche scatto di prova, poi lo scatto finale e ben composto, che potete vedere qui sotto.
La distanza minima di messa a fuoco è di pochi centimetri e già a f5.6 l'obiettivo entra in iperfocale, il che significa che posizionando la ghiera di messa a fuoco su "infinito" il campo di messa a fuoco comprenderà soggetti da circa 10cm di distanza fino all'infinito, diciamo che la ghiera di messa a fuoco su questo obiettivo è quasi inutile, io in tutta la mattinata non l'ho mai più spostata, era sempre già tutto perfettamente a fuoco!
Direi proprio che questo obiettivo è nella mia lista degli acquisti, soprattutto per le notturne e l'astrofotografia, ha veramente tanto da offrire, ma richiede anche creatività e una minima conoscenza tecnica a livello fotografico.
Ecco alcune foto esempio di questo obiettivo: