martedì 11 novembre 2014

CORSO DI FOTOGRAFIA 1# I SENSORI DIGITALI

Perché la mia reflex é una Aps-c? e che differenza c'é da quelle che chiamano FF o FX?

Oggi la maggior parte delle fotocamere reflex sono Aps-c.
Bene... Ma...
Cosa significa ció?
E aggiungerei: cosa significa FF, Aps-H o micro 4/3?

Mettiamo un po' di ordine a tutte queste sigle!

Prima di elencare e spiegare i tipi di sensore credo sia opportuno riassumere in breve che cosa sia un sensore, cose che non tutti hanno ben chiaro: un tempo si scattava con macchine fotografiche analogiche, che registravano / acquisivano l'immagine attraverso una pellicola fotosensibile che era arrotolata su un rullino il quale normalmente conteneva 36 fotogrammi. Ogni fotogramm aaveva la stessa dimensione che all'epoca era considerata lo standard, misurava esattamente 35mm in diagonale (dall'angolo estremo inferiore all'angolo estremo superiore, proprio come si misura la dimensione dei televisori, pero' non in pollici, bensí in millimetri). Questa pellicola era ricoperta di una sottilissima patina chimica che reagiva se illuminata. Va da se che tale fotogramma richiedeva degli obiettivi / lenti che proiettassero l'immagine su tutta la superficie della pellicola.
In poche parole il formato 35mm era il formato standard che usava vostro papá quando vi faceva le foto mentre avevate il ciuccio in bocca o mentre esploravate con la mano nel vasetto della Nutella sporcandovi tutti di cioccolata per la felicitá della mamma che doveva poi lavare il vostro bel vestitino. :) Almeno mio padre faceva queste foto! O.o :) :)

Oggi la pellicola é stata sostituita da un sensore digitale formato da tantissime, piccolissime e microscopiche lenti che concentrano la luce su dei fotodiodi, ed é proprio la quantità di questi fotodiodi che determina la definizione e la dimensione di un'immagine: avrete quindi sicuramente capito che tali fotodiodi sono i famosi pixel!
Una fotocamera con 10 Megapixel é una fotocamera il cui sensore ha 10 milioni di fotodiodi.
Un fotodiodo é un piccolo sensore che misura il livello di luce, restituendo un valore, ovvero un numero, che il processore della fotocamera legge e registra all'interno di un file che poi andrà a formare l'immagine.
Quindi un sensore fotografico è formato da tanti piccoli sensori di luce.
Il fotodiodo é uno dei sensori più diffusi negli apparecchi elettronici, più di quel che si possa pensare! Le auto i cui fanali si accendono automaticamente quando tramonta il sole o quando si entra in un a galleria hanno un sensore sul parabrezza che misura la luce ambientale e sotto ad un certo valore la centralina dell'auto aziona i fanali, Ma anche i telefoni ne anno uno: la luminosità automatica dello schermo del vostro smartphone viene regolata sulle base di quello che il sensore di luce registra, per esempio se fuori c'è molta luce allora il telefono alza la luminosità dello schermo, se siete in una stanza buia invece la diminuirà, sempre a seconda del valore che il processore legge da questo sensore.
Il sensore digitale di una fotocamera, che sia reflex, compatta o quella di un telefono, é costituito da tantissimi di questi fotodiodi, che misurano la luce su quel determinato punto in cui si trovano.
Ammesso che il valore della luce vada da 0 a 100 (dove 0 è buio totale e 100 è luce bianca fortissima) un'immagine in bianco e nero di 48 pixel non sarebbe altro che una cosa simile:
10 - 11 - 34 - 55 - 16 - 98 - 06 - 03
14 - 35 - 56 - 34 - 78 - 90-  11 - 12
16 - 35 - 69 - 34 - 57 - 27 - 89 - 65
35 - 54 - 75 - 54 - 78 - 90-  11 - 56
45 - 35 - 56 - 78 - 79 - 52-  87 - 48
38 - 96 - 56 - 34 - 76 - 90-  89 - 65

Una Reflex FullFrame ha un sensore digitale di uguale dimensione a quello della pellicola analogica, quindi con 35mm di diagonale. E' proprio questa caratteristica, la dimensione del sensore, che rende le reflex Full Frame come la Canon Eos 6D e la 5D molto costose.
Questa dimensione richiede l'uso di obiettivi con un'ampia proiezione che deve coprire l' intero sensore, proprio come nelle analogiche. Quindi un obiettivo per FullFrame deve avere una proiezione di diametro di almeno 35mm affinchè il sensore possa essere sfruttato in tutta la sua superficie.
Per chi non lo sapesse l'obiettivo fa una proiezione tonda, proprio a causa della forma della lente, e il sensore prende solamente la parte centrale della proiezione, è proprio per questo motivo che la vignettatura (ovvero i lati più scuri della foto) sono sempre agli angoli, perché gli angoli del sensore stanno vicino albordo della lente... Il sensore è un rettangolo posizionato al centro di un cerchio.

Molti di voi che leggeranno questo post hanno una reflex Aps-c (Advanced Photo System di tipo-C compact) ovvero una reflex con un sensore molto più piccolo rispetto al normale formato pieno 35mm, quindi 1,6 volte piú piccolo (1,5 per i sensori Nikon, Sony e Pentax). 
Ed é per questo motivo che un sensore 35mm prende il nome di Full Frame, ovvero formato pieno, proprio perché un tempo era il formato standard, che oggi é stato sostituito dal piú economico Aps-c.

Ma ce ne sono di ancor piú piccoli, per esemepio i micro 4/3 é 2 volte piú piccolo del 35mm, e i sensori degli smartphone sono ancora piú piccoli! sono microscopici! 
Con tutti i loro vantaggi e svantaggi conseguenti.

Un sensore più piccolo grossomodo fa le stesse cose di un sensore più grande, ovvero cattura la luce, ma la dimensione comporta dei cambiamenti nella foto che non sono da poco, anzi, spesso sono quelli che fanno la differenza!

Essendo il sensore aps-c piccolo, esso registra solo una piccola parte centrale della proiezione dell'obiettivo, pertanto il risultato rispetto al formato pieno é un maggior ingrandimento, per l'esattezza l'aps-c di Canon ingrandisce di 1,6 volte l'immagine. Quindi se l'obiettivo con cui stiamo scattando é un 50mm allora risulterá ingrandita come se stessimo scattando a 80mm (50 x 1,6 = 80).
Wuesto puó essere un vantaggio se scattiamo con un teleobiettivo, infatti un 300mm si trasformerebbe in un 480mm. Non male!
Se invece volessimo scattare un panorama con un grandangolo sicuramente saremmo meno contenti dato che un 17mm diventerebbe un 27,2 e perderebbe proprio la sua caratteristica di grandangolo.
Questo ovviamente accade se usiamo obiettivi creati per il formato pieno 35mm, se invece usiamo obiettivi per aps-c allora le cose cambiano e il problema viene pressoché risolto.
Esistono infatti obiettivi creati esclusivamente per sensori aps-c, in casa Canon questi obiettivi sono denominati EF-S (mentre quelli normali sono EF ).
Gli obiettivi EF-S sono creati per compensare l'ingrandimento del 1,6x del sensore Aps-c di Canon, pertanto quello che per il formato pieno 35mm é un 24mm per l'aps-c diventerebbe un 15mm, e gli obiettivi EF-S si avvicinano a questo valore, per esempio l'obiettivo base che viene dato insieme a molte reflex economiche é il 18-55mm che grossomodo assomiglia al 24-70mm per formato pieno 35mm, sono sono proprio uguali, ma cambiano veramente di poco.
Un buon obiettivo per Aps-c che si puó considerare quasi professionale é il EF-S 17-55 f2.8 IS Canon, un obiettivo estremamente ben costruito affidabile e nitido.
In casa Tamron invece troviamo il 17-50mm f2.8 piú nitido del Canon ma anche meno tecnologico, peró viene venduto a meno della metá, é un ottimo compromesso per chi desidera avere qualità ma non fa fotografia a livello professionale, io l'ho usato con soddisfazione per anni sia sulla 400D che sulla 60D.
Gli obiettivi EF-S hanno il vantaggio di essere piú economici degli obiettivi EF per 35mm perché essendo il sensore aps-c piú piccolo anche la proiezione della lente é stata diminuita e pertanto le lenti sono piú piccole, gli obiettivi piú compatti, leggeri e molto piú economici.
Per lo stesso motivo non possono peró essere montati su reflex a formato pieno.

Un sensore Aps-c inoltre ha piú profonditá di campo rispetto ad un sensore a formato pieno 35mm, ovvero sfoca meno lo sfondo e tiene a fuoco piú soggetti, piú o meno l'effetto che da é quello di un diaframma piú chiuso, ovvero piú soggetti distanti tra loro vengono entrambi messi a fuoco mentre co un sensore 35mm uno o l'altro verrebbe sfocato. L'ho spiegato a paroloni molto semplici, magari approfondiró piú avanti la messa a fuoco e spiegheró cosé la profonditá di campo, per il momento ci basta sapere che il sensore aps-c mantiene piú facilmente il fuoco su un soggetto a diaframmi aperti rispetto ad un 35mm e pertanto nella fotografia sportiva o nella macro puó essere un vantaggio, ma nella fotografia ritrattistica di solito é un grosso svantaggio. Dipende quindi da cosa si deve scattare.

Un grosso problema dei sensori piú piccoli é la rumorositá dell'immagine ad alti iso, solitamente giá al di sopra dei 1600 iso la grana si fa consistente abbassando di molto la qualitá mentre su un sensore a formato pieno 35mm solo a 6400 iso il rumore digitale comincia a creare disturbi.
Il rumore digitale é quella grana colorata a puntini rossi verdi e blu distribuiti casualmente che rovinano una foto, é molto presente negli smartphone soprattutto quando la foto viene scattata con scarsa luce.
Senza scendere nello specifico, un sensore piú grande cattura piú luce di uno piú piccolo, quindi il formato pieno 35mm ha un grosso vantaggio rispetto all'aps-c e di conseguenza l'aps-c ha un vantaggio sul formato 4/3 e infine questo ha un vantaggio su tutti gli smartphone.
Piú é piccolo il sensore e piú questo creerá rumore digitale ad alti iso.

Il piú grosso vantaggio dei sensori aps-c é il notevole risparmio di costo, solo grazie a questo formato é stato possibile produrre fotocamere molto economiche e compatte come la 1100D, la 100D la 500D la 600D e cosí via, dando la possibilità a chiunque di scattare con un meccanismo reflex e di poter montare obiettivi professionali, il tutto con una qualitá piú che soddisfacente perché, diciamolo, anche una 1100D é in grado di fare belle foto.

Il formato 4/3 invece é usato nelle Mirrorless, ovvero in tutte quelle fotocamere che non hanno il sistema di specchi usato dalle reflex e che funzionano attraverso la visualizzazione su display in tempo reale di ció che vede il sensore. Sono sistemi innovativi e in via di miglioramento continuo.
Io personalmente credo molto nel sistema mirrorless, ovvero nelle macchine fotografiche senza otturatore che quindi possono sorpassare il limite di un otturatore meccanico, ma non sono per niente a favore del sensore 4/3 che, seppure molto compatto ed economico, non ha portato vantaggi consistenti e ha un fattore di ingrandimento di 2x che per le mie esigenze é veramente troppo elevato.
Inoltre il fattore di ingrandimento é utile nella fotografia sportiva ma queste macchine non sono concepite per tale genere fotografico, anzi tutt'altro, sono proprio negate in questo campo.

I sensori ancora piú piccoli, come quelli degli smartphone anno permesso una miniaturizzazione estrema tantoché potete notare la microscopica dimensione delle lenti delle fotocamere dei telefoni.
Sebbene i miglioramenti siano stati veramente elevati negli smartphone tanto da arrivare a immagini pulite e ben nitide come quelle di fotocamere piú costose, non arriveranno mai alla qualitá di una reflex formato pieno 35mm proprio per la dimensione del sensore e soprattutto perché l'immagine per essere pulita viene elaborata pesantemente da un processore all'interno dello smartphone ma sostanzialmente l'immagine di partenza non é granché.
Devo comunque ammettere che negli ultimi anni i miglioramenti sono stati veramente enormi, tanto che con l'ultimo aggiornamento Android L 5.0 Lollipop che sará disponibile a breve le fotocamere di moltissimi smartphone potranno essere governate manualmente, controllandone gli iso e i tempi di esposizione e addirittura scattando in Raw (negativo digitale) e registrando video in 4K.

Spero di avero chiarito le idee per quanto riguarda la vastitá di sensori e spero di non aver dimenticato niente.
Per ulteriori informazioni o dubbi sono disponibile, mi trovate su facebook.
Provvederò ad aggiornare tale pagina inserendo approfondimenti.
Un saluto a tutti voi che avete letto.




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